- DIVENTARE STRONGMAN A 50 ANNI, INTERVISTA AD ANTONIO "TONY" MARRA -
Diamo il benvenuto su www.strongmanitalia.com ad Antonio Marra! Atleta classe 1974 di origini Pugliesi, ma residente in Romagna. Come stai Tony?
"Ciao ragazzi, sto bene e sono emozionato per essere qui con voi."
Parlaci un po' di te, da dove vieni, chi è Antonio fuori dalla pedana e qual è stata la tua storia sportiva prima dello strongman.
"Io sono il responsabile di produzione di una azienda Romagnola che si occupa di trasporti, la Vignali Logistic Service Provider di Bertinoro ( FC ).
Fino ad otto anni fa ero un autista di linea e non ho mai avuto modo di poter andare in palestra, all’epoca pesavo 115 Kg e prima di smettere con i camion ho avuto dei seri problemi di salute (diabete e ipertensione), dovuti alla vita sedentaria che facevo ed al cibo spazzatura di cui lo stress, la tipologia di lavoro ed il poco tempo disponibile erano responsabili.
Da quel momento ho iniziato a frequentare alcune palestre, ma dopo ogni iscrizione, frequentavo per alcune settimane a giorni alterni per poi mollare, un po’ a causa dell’ambiente che non mi ispirava, o perché mi vergognavo di non riuscire ad utilizzare pesi che fossero superiori a quelli che utilizzavano le ragazze o ragazzi che pesavano meno di me, ed anche per pigrizia. Per questo motivo non ho mai fatto sport finché non ho iniziato a stare male in modo serio, perché il diabete mi stava bloccando le articolazioni."
Come ti sei avvicinato alla disciplina dello strongman e cosa ti attrae di tutto ciò?
"Allo strongman mi sono avvicinato per puro caso: frequentavo la palestra dove insegnava anche il mio attuale coach, Luca Succi, ma venivo seguito da Michael Maraldi, un altro bravissimo coach ed amico di Luca.
Quando mi rivolsi a Michael 4 anni fa non riuscivo ad alzare le braccia per fare le trazioni, e facevo gli stacchi con kettlebell da 16 Kg, ma comunque ero sempre più incuriosito di quel che avveniva nella sala di Luca, mi attraevano tutti quegli attrezzi che non avevo visto in nessuna altra palestra, Atlas, Log, Axle bar, ecc..., tutto espressione di forza pura."
Tra i tanti atleti partecipanti al campionato di Strongman, la tua è una delle storie che più incuriosisce: come ci si sente ad essere l'unico uomo all'interno di un gruppo foltissimo di ragazze come quello di coach Luca Succi?
"Le ragazze..., oltre alle grandi capacità di Luca come coaching, sono loro che mi hanno spinto a dare sempre di più; la maggior parte di loro mi conoscono dal primo giorno che ho messo piede in palestra ed hanno visto i miei progressi, e mi hanno sempre incitato a spingermi al massimo, e questo lo si vede ogni volta che in palestra provo un massimale o quando salgo in pedana ad ogni gara."
Per l'appunto è bellissimo il sostegno che le tue compagne di squadra ti riservano ogni qualvolta scendi in pedana, quanto conta per te far parte di questo collettivo?
"Se non ci fossero le mie compagne di squadra sono sicuro che non avrei mai raggiunto questi risultati.
Abbiamo calcolato tutti insieme, inoltre, che se non ci fossero loro ad incitarmi ad ogni prova avrei un massimale di 15/20 Kg meno."
Come avete festeggiato la bellissima vittoria di Sofia (Gatta ndr) al Maxima?
"Siamo sempre entusiasti dei risultati della nostra Sofia, un vero caterpillar, ma noi abbiamo festeggiato il risultato portato da tutti scappando a Cesena a cena con tutta la squadra, anche con le ragazze che per altri impegni non erano potute venire a vedere (o partecipare) all’evento."
Classe '74, quindi sei alla soglia dei 50 anni, cosa che ti fa in assoluto guadagnare tantissimo rispetto da parte di avversari ed appassionati. Quali suggerimenti vorresti riservare a chi come te, vorrebbe avvicinarsi ad una disciplina probante come lo strongman in età non più giovanissima?
"Ragazzi e non più ragazzi, non c’è un’età per mettersi in gioco, tutti pensano che a fare lo strongman ci si possa far male, ma vi assicuro che è uno degli sport che più allena la forza, ma ci tengo a precisare che non si tratta soltanto di forza puramente fisica, ma si allena involontariamente anche la forza mentale, perché ogni volta diventa una sfida contro te stesso, e quando realizzi di essere in grado di raggiungere dei traguardi che non avresti mai pensato di poter toccare con mano, è lì che ti rendi conto che l’impegno, la forza di volontà, la perseveranza e la fiducia in te stesso, rappresentato IL TUTTO in questo tipo di sport."
Nel Maxima dello scorso Dicembre hai addirittura ottenuto un bellissimo podio nel barbell deadlift, a soli 10kg di distanza dal vincitore della tua categoria! Ti aspettavi questo importante risultato?
"Ad essere sinceri non ce lo aspettavamo visto che i 240 Kg otto giorni prima non andarono su, ma ero solo con Luca e senza ragazze"
Ci sono atleti/atlete strongman che ti ispirano particolarmente o ti appassionano in campo Italiano ed in campo internazionale?
"Da quando seguo lo strongman il mio idolo è Eddie Hall, e come atleta italiano Andrea Invernizzi, che ho avuto il piacere di conoscere prima di fare la mia prima gara Maxima di Aprile 2022."
La stagione riprenderà presto il via col Maxima del 25 Marzo e poi si presenterà l'occasione di gareggiare in media ogni 3 settimane (il calendario ufficiale uscirà nelle prossime settimane). Quali sono i tuoi obiettivi, e come affronterai i prossimi mesi?
"Affronterò i prossimi mesi allenandomi duramente e continuando a lavorare sulla forza indipendentemente dal calendario gara, visto che uno strongman deve essere pronto ad affrontare qualsiasi prova."
Grazie per il tuo tempo Antonio, e grazie per l'esempio di attitudine positiva che regali a giovani e meno giovani. Fai un saluto a chi vuoi, ci rivediamo in pedana!
"Grazie a voi per gli apprezzamenti e vorrei approfittare della vostra gentilezza per salutare il Coach Luca Succi, tutte le mie compagne di squadra, la mia compagna Stefy che mi sostiene da sempre e che mi ha fatto conoscere Luca Succi, Michael Maraldi e tutti i miei parenti ed amici e colleghi di lavoro che mi sostengono sempre."